Una “stella” nel parcheggio del Doge

Ricordo di un amore a quattro zampe breve ma intenso

Gli animali sono sempre stati per noi del pet friendly Hotel Doge una grande passione e abbiamo sempre accettato di ospitarli Doge e di aiutarli, se ci era possibile.
Ecco una storia che ancora oggi ci fa venire i luccinoni…
Era un giorno di fine stagione di tanti anni fa quando Mauro annunciò entrando in ufficio che nel parcheggio dell’Hotel Doge aveva trovato una bella cagnona bianca, un pastore abruzzese, distesa sul ghiaino, in cattive condizioni. Era palesemente incinta e non riusciva ad alzarsi.
Non era la prima volta che capitavano randagi bisognosi di attenzioni nel nostro albergo e avevamo sempre cercato di aiutarli. A volte si trattava solamente di rifocillarli con acqua fresca e cibo, altre bisognava ricorrere al veterinario. Stavolta era chiaramente necessario portarla dal dottore. Mauro la caricò quindi in macchina e si dovette procedere a un cesareo per poter far uscire i cuccioli già morti.
Riportata a casa, la cagnona, ribattezzata Stella, si riprese in fretta. Era un cane giovane, in salute, e venimmo a sapere da amici di Alba Adriatica che viveva dalle parte delle scuole e adorava i bambini, che condividevano con lei la merenda. Erano tempi in cui ancora si vedevano cani vivere per strada, se non erano pericolosi, e Stella era di indole molto dolce, nonostante la razza solitamente un po’ burbera.
In quel periodo il principe di casa nostra era Brixy, un alano nero viziatello, che però accettò la nuova compagna di buon grado. Fino a quel momento era stato di gusti difficili, mentre da quel momento divorò senza troppe storie anche il mangime secco.

Il Doge-Dog di tanto tempo fa!

Recuperando le forze, Stella si rivelò un cane impegnativo. Abituata a vivere per strada, abitare in un luogo chiuso era molto frustrante per lei. Finita la stagione ci eravamo trasferiti in appartamento e la povera cucciolona, nonostante lunghe ore di passeggiata al guinzaglio, stava sempre tristemente spalmata davanti alla porta, con occhioni tristi desiderosi di libertà.
Se la si lasciava senza guinzaglio, correva dietro a tutte le auto abbaiando in maniera imbarazzante nonchè pericolosa. Portata in spiaggia finiva inevitabilmente in acqua, trascinandosi dietro Brixy, che da solo non avrebbe mai pensato a fare un bagno nei mesi freddi. Provate a immaginare di dover lavare due cani di razza grandissima, che si erano rotolati nella sabbia dopo aver fatto un tuffo nell’acqua gelida.

Il padrone di casa Brixy

Basta: misi un annuncio e trovai delle persone disposte ad ospitare la povera Stella. Si trattava di una famiglia con bambini, custode di una concessionaria di auto, che desiderava avere un cane da guardia da lasciare libero di notte in cortile.
La portammo a destinazione, con la raccomandazione di informarci in caso di qualsiasi difficoltà. Dopo qualche settimana richiamammo la famiglia, chiedendo come stava andando, sicuri che ci avrebbero detto di andare a prenderla, che non ne volevano più sapere.
Invece, con nostra grande sorpresa, erano loro che temevano che volessimo Stella indietro, che avessimo cambiato idea. I bambini le si erano molto affezionati, lei se ne stava in casa tranquilla di giorno e giocava con loro, poi di sera si sfogava all’aperto nella grande concessionaria, facendo il suo dovere.
Nei mesi di vita in comune, ci eravamo molto affezionati al pastore abruzzese e fummo davvero contenti di aver trovato una casa adatta alla nostra “stella”. Purtroppo non abbiamo alcuna foto di quel periodo speciale, perchè un altro cane di famiglia, Luna, il pastore tedesco dei miei genitori, aveva pensato opportuno mangiarsi la macchina fotografica..

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